Il frigo gasatore è un apparato sempre più diffuso nelle abitazioni e negli uffici, pensato per raffreddare l’acqua e renderla gassata in modo pratico e immediato. Ogni modello è dotato di un ingresso per l’acqua e tre uscite distinte:
acqua liscia a temperatura ambiente, acqua liscia fredda, acqua gassata fredda.
Grazie a questa configurazione, è possibile scegliere in ogni momento la tipologia di acqua desiderata, con il grado di raffreddamento e gasatura preferito.
Le differenze fra i vari modelli
Non tutti i frighi gasatori sono uguali: la principale differenza tecnica riguarda il sistema di raffreddamento del gas. Esistono due tipologie di impianto:
Sistema a radiatore con ventola di raffreddamento In questo caso, l’unità utilizza una ventola per smaltire il calore generato dal compressore. La griglia posteriore è generalmente più piccola, e con l’uso prolungato tende a surriscaldarsi. Il risultato è che il frigo gasatore lavora di più per mantenere la temperatura interna, con conseguente aumento dei consumi energetici.
Sistema a dissipatore di calore Qui non c’è ventola: il calore viene disperso attraverso una griglia più ampia, studiata per favorire la dissipazione naturale. Questo sistema è più efficiente, mantiene temperature più stabili e consente un risparmio energetico concreto nel lungo periodo.
Un piccolo intervento per un grande risultato
Quando si valuta l’acquisto di un impianto di frigogasatura, è importante non fermarsi solo al design o alla capacità del serbatoio, ma verificare il tipo di raffreddamento utilizzato. Un sistema con dissipatore di calore:
evita il surriscaldamento interno, riduce lo stress del compressore, consuma meno energia, e garantisce una maggiore durata complessiva dell’impianto.
Conclusione
Se stai pensando di installare un frigo gasatore a casa o in azienda, chiedi sempre al tuo consulente che tipo di sistema di raffreddamento utilizza. La scelta del modello giusto — con raffreddamento a dissipazione di calore — farà la differenza tra un impianto efficiente e uno che, con il tempo, rischia di diventare un vero “fornetto”.